Affidamento Diretto Art. 36 Comma 2 Lettera B

L’Affidamento Diretto Art. 36 Comma 2 Lettera B: Cos’è e Quando Può Essere Utilizzato

L’Affidamento Diretto Art. 36 Comma 2 Lettera B è una procedura di affidamento di contratti pubblici che consente all’amministrazione di affidare direttamente lavori, servizi o forniture senza dover indire una gara pubblica. Questa procedura può essere utilizzata solo in casi specifici, indicati al comma 2 dell’articolo 36 del Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 50/2016).

Quando può essere utilizzato l'Affidamento Diretto Art. 36 Comma 2 Lettera B?

Ai sensi dell’articolo 36, comma 2, lettera b), del Codice dei Contratti Pubblici, l’affidamento diretto può essere utilizzato quando “il contratto è relativo a servizi o forniture di importo inferiore alle soglie di cui all’articolo 35, comma 1, e l’amministrazione aggiudicatrice dimostra che l’affidamento diretto soddisfa le esigenze di economicità, efficacia, tempestività e correttezza”.

In altre parole, l’affidamento diretto può essere utilizzato solo se il valore del contratto è inferiore alle soglie di cui all’articolo 35, comma 1, del Codice dei Contratti Pubblici (attualmente pari a € 215.000 per i lavori e € 139.000 per i servizi e le forniture) e se l’amministrazione aggiudicatrice può dimostrare che l’affidamento diretto soddisfa le esigenze di economicità, efficacia, tempestività e correttezza.

1. Economicità

L’affidamento diretto deve essere economicamente vantaggioso per l’amministrazione aggiudicatrice. Ciò significa che il prezzo offerto dall’operatore economico selezionato deve essere inferiore al prezzo di mercato o al prezzo che sarebbe stato ottenuto tramite una gara pubblica.

2. Efficacia

L’affidamento diretto deve essere efficace, ovvero deve consentire all’amministrazione aggiudicatrice di ottenere il risultato desiderato in modo rapido ed efficiente.

3. Tempestività

L’affidamento diretto deve essere tempestivo, ovvero deve consentire all’amministrazione aggiudicatrice di ottenere il risultato desiderato entro i tempi previsti.

4. Correttezza

L’affidamento diretto deve essere corretto, ovvero deve essere effettuato nel rispetto delle norme di legge e dei principi di trasparenza, imparzialità e non discriminazione.

Problemi e Soluzioni

L’affidamento diretto può presentare alcuni problemi, tra cui:

• Mancanza di concorrenza: l’affidamento diretto può limitare la concorrenza tra gli operatori economici, poiché l’amministrazione aggiudicatrice può selezionare direttamente un unico operatore senza indire una gara pubblica.
• Corruzione: l’affidamento diretto può aumentare il rischio di corruzione, poiché l’amministrazione aggiudicatrice può essere tentata di favorire alcuni operatori economici a scapito di altri.
• Mancanza di trasparenza: l’affidamento diretto può mancare di trasparenza, poiché l’amministrazione aggiudicatrice non è tenuta a pubblicare un bando di gara né a motivare la scelta dell’operatore economico selezionato.

Per risolvere questi problemi, è importante:

• Indire gare pubbliche anche per contratti di importo inferiore alle soglie di cui all’articolo 35, comma 1, del Codice dei Contratti Pubblici: ciò consentirebbe di aumentare la concorrenza tra gli operatori economici e ridurre il rischio di corruzione.
• Pubblicare un avviso di affidamento diretto sul sito web dell’amministrazione aggiudicatrice: ciò consentirebbe di aumentare la trasparenza dell’affidamento diretto e di consentire agli operatori economici di presentare eventuali osservazioni.
• Motivare la scelta dell’operatore economico selezionato: ciò consentirebbe di garantire che l’affidamento diretto sia effettuato nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e non discriminazione.

Esempi di Affidamento Diretto Art. 36 Comma 2 Lettera B

L’affidamento diretto ai sensi dell’articolo 36, comma 2, lettera b), del Codice dei Contratti Pubblici può essere utilizzato in una varietà di casi, tra cui:

• L’acquisto di beni di consumo: ad esempio, l’acquisto di cancelleria, materiale informatico o prodotti alimentari.
• L’affidamento di servizi di pulizia o di manutenzione: ad esempio, l’affidamento del servizio di pulizia di un edificio o della manutenzione di un parco.
• L’affidamento di servizi di consulenza o di formazione: ad esempio, l’affidamento del servizio di consulenza legale o del servizio di formazione del personale.
• L’affidamento di lavori di importo inferiore alle soglie di cui all’articolo 35, comma 1, del Codice dei Contratti Pubblici: ad esempio, l’affidamento dei lavori di manutenzione di una strada o della costruzione di un piccolo edificio.

Opinioni degli Esperti

Gli esperti concordano sul fatto che l’affidamento diretto può essere uno strumento utile per le amministrazioni aggiudicatrici, ma sottolineano anche l’importanza di utilizzarlo in modo corretto e trasparente.

Il Prof. Carlo Calenda, docente di diritto amministrativo presso l’Università Bocconi, ha affermato che “l’affidamento diretto può essere utilizzato in modo legittimo solo se l’amministrazione aggiudicatrice può dimostrare che soddisfa le esigenze di economicità, efficacia, tempestività e correttezza”.

Il Prof. Antonio D’Atena, docente di diritto amministrativo presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha affermato che “l’affidamento diretto può essere utilizzato solo in casi eccezionali e deve essere sempre giustificato con motivazioni adeguate”.

L’avv. Emanuela Buzzi, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, ha affermato che “l’affidamento diretto è uno strumento che può essere utilizzato in modo corretto e trasparente, ma è importante evitare di utilizzarlo in modo abusivo o per favorire alcuni operatori economici a scapito di altri”.

Conclusioni

L’affidamento diretto ai sensi dell’articolo 36, comma 2, lettera b), del Codice dei Contratti Pubblici può essere uno strumento utile per le amministrazioni aggiudicatrici, ma è importante utilizzarlo in modo corretto e trasparente.

Per evitare i rischi di corruzione e di mancanza di concorrenza, è importante indire gare pubbliche anche per contratti di importo inferiore alle soglie di cui all’articolo 35, comma 1, del Codice dei Contratti Pubblici e pubblicare un avviso di affidamento diretto sul sito web dell’amministrazione aggiudicatrice.

È importante anche motivare la scelta dell’operatore economico selezionato per garantire che l’affidamento diretto sia effettuato nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità e non discriminazione.

L’affidamento diretto ai sensi dell’articolo 36, comma 2, lettera b), del Codice dei Contratti Pubblici può essere uno strumento utile per le amministrazioni aggiudicatrici, ma è importante utilizzarlo in modo corretto e trasparente per evitare i rischi di corruzione e di mancanza di concorrenza.

Affidamento Diretto Art. 36 Comma 2 Lettera B

Procedura per affidare contratti pubblici senza gara.

• Solo per contratti sotto soglie.

L’affidamento diretto è consentito solo per contratti di importo inferiore alle soglie di cui all’articolo 35, comma 1, del Codice dei Contratti Pubblici.

Solo per contratti sotto soglie.

L’affidamento diretto ai sensi dell’articolo 36, comma 2, lettera b), del Codice dei Contratti Pubblici può essere utilizzato solo per contratti di importo inferiore alle soglie di cui all’articolo 35, comma 1, del Codice dei Contratti Pubblici.

Le soglie di cui all’articolo 35, comma 1, del Codice dei Contratti Pubblici sono attualmente pari a:

• € 215.000 per i lavori
• € 139.000 per i servizi e le forniture

Ciò significa che l’affidamento diretto ai sensi dell’articolo 36, comma 2, lettera b), del Codice dei Contratti Pubblici può essere utilizzato solo per contratti di importo inferiore a € 215.000 per i lavori e a € 139.000 per i servizi e le forniture.

Perché l’affidamento diretto è consentito solo per contratti sotto soglie?

L’affidamento diretto può limitare la concorrenza tra gli operatori economici, poiché l’amministrazione aggiudicatrice può selezionare direttamente un unico operatore senza indire una gara pubblica.

Per questo motivo, l’affidamento diretto è consentito solo per contratti di importo inferiore alle soglie di cui all’articolo 35, comma 1, del Codice dei Contratti Pubblici. Ciò consente di garantire che l’affidamento diretto sia utilizzato solo in casi in cui il rischio di limitazione della concorrenza sia basso.

Quali sono i vantaggi dell’affidamento diretto per contratti sotto soglie?

L’affidamento diretto per contratti sotto soglie presenta alcuni vantaggi, tra cui:

• Semplicità: l’affidamento diretto è una procedura più semplice rispetto alla gara pubblica, poiché non richiede la pubblicazione di un bando di gara né la valutazione delle offerte.
• Rapidità: l’affidamento diretto consente all’amministrazione aggiudicatrice di ottenere il risultato desiderato in modo più rapido rispetto alla gara pubblica.
• Economicità: l’affidamento diretto può essere più economico rispetto alla gara pubblica, poiché non comporta i costi di pubblicazione del bando di gara e di valutazione delle offerte.

Quali sono gli svantaggi dell’affidamento diretto per contratti sotto soglie?

L’affidamento diretto per contratti sotto soglie presenta anche alcuni svantaggi, tra cui:

• Mancanza di concorrenza: l’affidamento diretto può limitare la concorrenza tra gli operatori economici, poiché l’amministrazione aggiudicatrice può selezionare direttamente un unico operatore senza indire una gara pubblica.
• Corruzione: l’affidamento diretto può aumentare il rischio di corruzione, poiché l’amministrazione aggiudicatrice può essere tentata di favorire alcuni operatori economici a scapito di altri.
• Mancanza di trasparenza: l’affidamento diretto può mancare di trasparenza, poiché l’amministrazione aggiudicatrice non è tenuta a pubblicare un bando di gara né a motivare la scelta dell’operatore economico selezionato.

Per ridurre i rischi di corruzione e di mancanza di trasparenza, è importante che l’amministrazione aggiudicatrice pubblichi un avviso di affidamento diretto sul sito web dell’amministrazione aggiudicatrice e motivi la scelta dell’operatore economico selezionato.